Quando si parla di infertilità facciamo riferimento a una condizione patologica, legata all’espressione di fattori maschili e/o femminili diversi, che dipende strettamente dall’applicazione di test diagnostici specifici per la sua identificazione poiché tendenzialmente priva di un agente eziologico ben definito e caratterizzata da manifestazioni cliniche tendenzialmente asintomatiche. A causa della presenza di questi fattori, la prevalenza dell'infertilità globale è difficile da determinare, perché complicano qualsiasi stima. Gli ultimi dati statistici raccolti definiscono per i paesi occidentali un tasso di infertilità tra le coppie in età potenzialmente fertile che si aggira intorno al 15-20%.
Nello specifico, in Italia, il fattore maschile impatta sulla fertilità della coppia per circa il 21% dei casi e il fattore femminile impatta per circa il 34%; nel 17% dei casi poi la condizione di infertilità è dovuta a entrambi i fattori ed infine, nel rimanente 28% delle coppie, la causa resta indefinita.
Diversi studi scientifici in vitro e in vivo hanno dimostrato importanti risultati per l’impiego terapeutico del Myo-inositolo nell’infertilità maschile, soprattutto per contribuire al miglioramento dei parametri spermatici definiti dall’ OMS. La discussione sul ruolo del Myo-inositolo negli stati fisiologici e patologici correlati alla fertilità maschile, supportata da studi in vitro e in vivo, consentirà ai partecipanti di avere le conoscenze necessarie per affrontare tale problematica in ambito andrologico, urologico ed endocrinologico. Qualsiasi studio ed analisi di questa problematica non può che suscitare un enorme interesse nel campo andrologico al fine di migliorare la salute ed il benessere riproduttivo maschile.
Il ruolo fisiologico e i benefici del Myo-inositolo nell’infertilità maschile sono ben documentati e riconosciuti: di particolare rilevanza è il meccanismo d’azione del Myo-inositolo che essendo coinvolto nella trasduzione del segnale dell’FSH controlla i livelli di calcio intracellulare, influenzando tutte le principali caratteristiche relative allo “stato di salute” degli spermatozoi ed incrementandone le capacità fertilizzanti.
La ricerca sul Myo-inositolo, i risultati degli studi in vitro e in vivo e la conoscenza sempre più approfondita della fisiopatologia correlata all’ infertilità maschile ci porta a poter affermare che il Myo-inositolo è pienamente coinvolto nei processi biochimici che regolano la vitalità spermatica, e non solo. Alla luce di quanto riportato, l’obiettivo principale del corso sarà quello di evidenziare lo stato attuale delle conoscenze sull’argomento attraverso un’analisi della problematica.
Durante il corso saranno analizzati gli aspetti fisiologici, patologici e gli aspetti più salienti derivanti dagli studi effettuati sinora, al fine di evidenziare i dati clinici e scientifici sull’utilizzo del Myo-inositolo nell’infertilità maschile. Particolare enfasi verrà data ai risultati ottenuti da studi in vitro e in vivo che hanno supportato l’utilizzo del Myo-inositolo in pazienti oligo-asteno-teratospermici o affetti da infertilità idiopatica. Queste evidenze scientifiche hanno portato all’inserimento di tale sostanza all’interno del Consensus Statement redatto dalla SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità) nel 2017 come possibile trattamento per la motilità spermatica in pazienti oligo-asteno-teratospermici.